Dove la pensione sta meglio : l’Indice globale 2024 secondo Natixis

Con il calo dei tassi di natalità e l’aumento dell’aspettativa di vita, aumenta anche la percentuale della popolazione anziana, esercitando pressioni sulla capacità dei governi di finanziare le pensioni.

Questa classifica esamina fattori economici, opzioni pensionistiche fornite dallo Stato e assistenza sanitaria, tra molti altri elementi, per determinare quali sono i paesi  che assicura un maggior benessere ai pensionati (well being)

Le categorie che contribuiscono alla determinazione dell’indice sono:

Salute: Spesa sanitaria pro capite, aspettativa di vita e spesa sanitaria a pagamento.

Qualità della vita: Felicità, acqua e servizi igienico-sanitari, qualità dell’aria, fattori ambientali, biodiversità e habitat.

Benessere materiale: Reddito pro capite, uguaglianza dei redditi e disoccupazione.

Finanze in pensione: Indebitamento pubblico, dipendenza degli anziani, prestiti bancari in sofferenza, tassi di interesse, inflazione, governance e pressione fiscale.

 Molti paesi sono stati costretti ad aumentare l’età pensionabile per mantenere le persone nel al lavoro più a lungo e per alleggerire il peso della spesa pubblica sui servizi pensionistici. Nei paesi OCSE, quasi il 16% delle persone di età superiore ai 65 anni lavora ancora.

Nonostante i progressi positivi compiuti da molti Paesi nell’indice pensionistico globale (GRI), nel 2024 la sicurezza pensionistica rimane instabile. Sempre più persone in tutto il mondo si stanno rendendo conto di essere sole quando si tratta della propria pensione.

I risultati della Natixis Global Survey of Individual Investors rivelano che il numero di persone che dichiarano  che è sempre più responsabile  finanziare la pensione da soli, piuttosto che affidarsi alle pensioni pubbliche e private, è cresciuto dal 67%1 all’81%2 tra il 2015 e il 2023.

Durante questo periodo, gli interessati hanno visto aumentare la loro ansia, poiché le tendenze a lungo termine, come il passaggio dalle pensioni a benefici definiti ai piani a contribuzione definita e una rapida crescita del disavanzo del  debito pubblico, hanno incontrato shock a breve termine come Covid, inflazione e volatilità del mercato. Alla fine, tutto ciò sta portando molti a disperare per le loro possibilità di raggiungere la sicurezza della pensione.

Il rapporto di quest’anno approfondisce le questioni critiche che guidano la sicurezza pensionistica globale e indica i principali paesi dove c’è maggiore  sicurezza pensionistica in tutto il mondo.

La Svizzera supera la Norvegia al primo posto, con un punteggio dell’82%, scalzando la Norvegia al secondo posto. L’Islanda e l’Irlanda sono rispettivamente al terzo e al quarto posto. Seguono da vicino Paesi Bassi, Lussemburgo e Australia, che si sono piazzati tra i primi sette posti della classifica come l’anno scorso. Germania, Danimarca e Nuova Zelanda chiudono la top ten, con la Nuova Zelanda che ha il cambiamento più significativo nei paesi con le migliori prestazioni, scendendo di due posizioni al decimo posto assoluto. L’Italia è al 31 posto

I quattro rischi chiave per la sicurezza pensionistica globale:

Le persone dovranno affrontare quattro rischi chiave mentre cercano di finanziare la propria pensione:

1. Tassi di interesse

2. Inflazione

3. Debito pubblico

4. Noi stessi.

1. Tassi di interesse

Mentre i tassi bassi sono stati un rischio chiave per i pensionati per i 15+ anni successivi alla crisi finanziaria globale, l’attuale contesto di tassi elevati presenta nuovi rischi.

2. Inflazione

Il peggio potrebbe essere passato, mentre l’inflazione diminuisce lentamente, ma l’ondata di aumento dei prezzi post-pandemia è servita a ricordare quanto possa essere veloce e grave l’inflazione. Ora che l’83% degli investitori afferma che gli eventi recenti hanno ricordato loro quanto sia grande la minaccia che l’inflazione rappresenta per la loro sicurezza pensionistica, i singoli individui dovranno essere preparati a eventuali nuovi episodi inflattivi.

3. Debito pubblico

Il debito pubblico nei paesi dell’OCSE è più che raddoppiato nel primo trimestre del 21° secolo, quando è esplosa prima la crisi finanziaria globale e poi la pandemia. Sebbene le misure siano state necessarie per evitare il collasso economico a breve termine, poi si deve pagare il debito a lungo termine. Un numero crescente di persone è preoccupato che gli verrà chiesto di pagare il conto e teme che ciò si tradurrà in tagli ai benefici pensionistici, come già avviene in Italia con il taglio della perequazione delle pensioni medio-alte!.

4. Noi stessi

Una pensione sicura è un viaggio, non una destinazione. Il successo richiede aspettative realistiche e un impegno significativo da parte dei lavoratori. Sebbene molti possano apprezzare questo concetto in teoria, non tutti fanno ipotesi ragionevoli e fissano obiettivi realistici. I risultati del sondaggio di Natixis Investor mostrano che gli investitori non hanno una visione coerente di ciò che servirà per avere una pensione adeguata.