I Fondi pensione investono sempre di più in ESG ( Cambiamento climatico, equità sociale e corretta amministrazione)

I fattori fondamentali  degli  investimenti si articolano in tre macro-categorie:
il cambiamento climatico (Environmental)
l’equità sociale (Social)
la corretta amministrazione (Governance)
da cui  la sigla, o acronimo di  “ ESG “
Quando si parta di criteri ESG ci si riferisce congiuntamente a queste tre aree

L’Esg sta diventando sempre più importante per i fondi pensione anche per effetto della crescente legiferazione  su questo tema: secondo i dati raccolti da Eiopa (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali) è evidente che l’inclusione dei fattori Esg nelle politiche di investimento dei fondi pensione è cresciuta. Infatti, nel 2022 solo il 5% dei fondi ha dichiarato di non integrare i criteri Esg contro il 45% rilevato nel 2019.

Negli Stati Uniti, invece, si stanno scontando un quadro regolamentare riconducibile alle diverse sensibilità, non esclusa l’ultima di una eventuale uscita degli USA dagli accordi climatici di Parigi, Esg preferendo selezionare gli investimenti sulla base di considerazioni di natura finanziaria.

L’Esg sta diventando sempre più importante per i fondi pensione anche per effetto della sensibilità normativa verso il tema: secondo i dati raccolti da Eiopa è evidente che l’inclusione dei fattori Esg nelle politiche di investimento dei fondi pensione è cresciuta. Infatti, nel 2022 solo il 5% dei fondi ha dichiarato di non integrare i criteri Esg contro il 45% rilevato nel 2019.

Gli Stati Uniti, invece, stanno scontando un quadro regolamentare riconducibile alle diverse sensibilità delle amministrazioni sui temi della sostenibilità: infatti, l’integrazione dei parametri Esg sono stati limitati preferendo selezionare gli investimenti principalmente sulla base di considerazioni di natura finanziaria.

Per quanto riguarda la normativa comunitaria con riferimento all’investimento Esg dei fondi pensione gli aspetti della sostenibilità sono entrati nella normativa sui fondi pensione ( decreto legislativo 252/2005 ) con un obbligo di rendicontazione.

Ma è solo con il decreto Iorp II, entrato in vigore a febbraio del 2019, che la sostenibilità entra nella disciplina sui fondi pensione equiparando  i rischi Esg ad altri fattori di rischio in grado di incidere sul valore degli investimenti come rischio di tasso, prezzo e credito.

La direttiva Shareholder Rights II segue temporalmente la direttiva Iorp II offrendo ai fondi pensione uno strumento per la gestione dei rischi Esg.

Il principio di Comply or Explain viene applicato soprattutto ai regolamenti aziendali e alle società quotate in borsa evitando che tali regolamenti possano diventare ostativi allo sviluppo dell’azienda.

Le aziende definiscono i regolamenti, le procedure e le diverse funzioni decisionali (comply); i dipendenti devono adeguarsi a queste disposizioni e, se non lo fanno, devono giustificare il motivo per cui hanno disatteso le regole (explain).

Per la sostenibilità è previsto l’applicazione di questi principi: i fondi che decidono di non adottare una politica di impegno devono spiegare il perché.

Ci sono anche degli stress test, condotti da Eiopa nel 2022: il primo esercizio quantitativo di valutazione della resilienza degli investimenti dei fondi pensione al rischio associato alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Il comply è la scelta prevalentemente adottata dai fondi aperti, 80% contro il 21% di  quelli negoziali e del 20% dei fondi preesistenti che possono contare sulle attività già predisposte dai rispettivi soggetti istitutori.

Tra le motivazioni più ricorrenti per l’explain troviamo il peso contenuto delle partecipazioni, la gestione finanziaria delegata, l’operatività non in linea con i principi di proporzionalità e contenimento dei costi, il ricorso a investimenti azionari indiretti tramite fondi o sivac  ( Società di Investimento a Capitale Variabile, introdotte in ITALIA NEL 1992  rappresentano un’importante ed attuale opportunità nel panorama degli investimenti e rientrano negli OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio).

I fondi che hanno adottato l’explain  si attrezzano ad un eventuale passaggio al comply.

I fondi che hanno adottato l’explain appaiono, comunque, propositivi ad un eventuale passaggio al comply a seguito dell’adozione di un percorso più strutturato su sostenibilità o avvio di iniziative di sistema.

Per quanto riguarda gli investimenti alternativi Stefania Luzi di Mefop afferma: “Vorrei richiamare i dati del nostro osservatorio sugli investimenti alternativi che ha coinvolto 72 fondi pensione di cui 31 comparti negoziali, 13 aperti e 28 preesistenti.

Nel 2022 oltre il 58% ha dichiarato di investire in strumenti non tradizionali, rispetto al 47% del 2021: l’esposizione del patrimonio gestito è pari in media al 6,8%, interamente allocato nei mercati privati.”