Verso un nuovo silenzio assenso per la complementare

La maggioranza intensifica il pressing alla Camera per aprire una nuova fase semestrale di “silenzio assenso” per il Tfr, con l’obiettivo di rafforzare la previdenza complementare. Nel 2023 dei circa 31,3 miliardi di Tfr generati dal sistema produttivo, secondo stime riportate nell’ultima rilevazione della Covip, solo 7,8 miliardi, pari a circa il 25%, sono stati versati a forme di previdenza integrativa: una “quota” leggermente più alta del 22,2% registrato a partire dal 2007, anno in cui sono scattate le regole ora in vigore. Altri 17,3 miliardi sono rimasti accantonati presso le aziende e 6,1 miliardi sono stati destinati al Fondo di tesoreria dell’Inps.

Una crescita delle adesioni del 3,3%, dei contributi incassati dei 7,9%, delle risorse destinate alle prestazioni del 6,1% e dei rendimenti. Che in media hanno toccato l’8,9% nei fondi pensione negoziali, il 9,6% in quelli aperti e il 10,3% nei Pip (Piani individuali pensionistici). L’ultima rilevazione della Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, aggiornata al 30 settembre 2024, conferma, e anzi rafforza, l’andamento positivo della previdenza integrativa nel corso del 2024 e nel confronto con i risultati del 2023. Nei primi nove mesi dell’anno le posizioni in essere delle forme complementari hanno raggiunto il 3,3% in più rispetto alla fine dello scorso dicembre.

fonte: fisac news