L’Inps denuncia un tentativo di truffa

Attenzione! È in corso un tentativo di truffa tramite mail.

Se ricevete una email in cui l’Inps fa presente di non riuscire a fare un accredito in vostro favore, si tratta di un tentativo di truffa. Lo fa presente l’istituto medesimo, Non cliccate su “continua sulla pagina dedicata” e non fornite nessun dato!

Importo dei contributi dovuti per l’anno 2025 per i lavoratori domestici

L’ISTAT ha comunicato, nella misura del +0,8%, la variazione percentuale verificatasi nell’indice dei prezzi al consumo, per le famiglie di operai e impiegati, tra il periodo gennaio 2023 – dicembre 2023 e il periodo gennaio 2024 – dicembre 2024.

 Conseguentemente, sono state determinate le nuove fasce di retribuzione su cui calcolare i contributi dovuti per l’anno 2025 per i lavoratori domestici così come precisato dall’Inps con Circolare numero 29 del 30-01-2025.

Aliquote contributive per il 2025 per gli iscritti alla gestione separata Inps

Per l’anno 2025 l’aliquota contributiva e di computo per i collaboratori e le figure assimilate, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata è pari al 33%.

Sono, inoltre, in vigore le seguenti aliquote pari a:

  0,50%,  utile per il finanziamento dell’onere derivante dall’estensione della tutela relativa alla maternità, agli assegni per il nucleo familiare e alla malattia.

0,22%, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 1, comma 791, della legge n. 296/2006

1,31% per la disoccupazione

 Il totale del contributo è quindi pari 35,03%

Vedi circolare n. 27 del 30-01-2025.

Esonero dal versamento dei contributi delle lavoratrici madri di tre o più figli, con contratto a tempo indeterminato (c.d. Bonus mamme)

La legge di Bilancio 2024, ha previsto che per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 alle lavoratrici madri di tre o più figli con contratto a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero del 100 per cento della quota dei contributi previdenziali fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.

l’esonero in argomento può essere riconosciuto in favore delle lavoratrici titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato che, fino al 31 dicembre 2026, integrino il requisito richiesto dall’articolo 1, comma 180, della legge di Bilancio 2024, ossia essere madri di tre o più figli, di cui il più piccolo di età inferiore a 18 anni.

Messaggio numero 401 del 31-01-2025