Fondi pensione, a febbraio l’inflazione lima i rendimenti

Lieve rosso per tutte le linee. Ma le performance da inizio anno restano positive: +1,2% i negoziali e +1,9% gli aperti.

Dopo un gennaio all’insegna del segno più, a febbraio i fondi pensione frenano. Colpa di un’inflazione ostinata, rallentata meno delle attese, che ha limato i rendimenti di tutti i comparti, pur senza intaccare il bilancio positivo di questo inizio 2023. Stando alla consueta analisi di Bff, a pesare sulle performance sono stati il deciso aumento dei rendimenti obbligazionari e la flessione di Wall Street del mese scorso, contro cui poco hanno potuto l’andamento positivo delle piazze europee e l’apprezzamento del dollaro.

Ne deriva un bilancio in lieve rosso: i fondi negoziali hanno ripiegato dell’1,0%, mentre quelli aperti sono calati dello 0,7%. A tenere meglio sono state le linee monetarie, che hanno limitato la flessione a -0,72% per gli aperti e a -0,13% per i negoziali.

Nonostante il calo di febbraio, come si diceva, le performance da inizio anno restano comunque positive e pari all’1,2% per i negoziali e all’1,9% per gli aperti. I primi sono stati trainati al rialzo dai bilanciati azionari, i cui rendimenti mostrano una crescita del 2,4%, e i secondi dagli azionari, che mettono a segno un allungo del 4,2%.
Sempre positivo anche il bilancio degli ultimi dieci anni, con i fondi pensione negoziali che hanno guadagnato in media il 2,5% all’anno e gli aperti in progresso dell’1,9%. In entrambi i casi la maglia rosa va agli azionari: +5,9% i negoziali e +4,8% gli aperti.

fonte focusrisparmio.com