Longevity Economy Forum 2023
Economia della longevità: oltre 14 milioni di italiani da includere nello sviluppo. Imprese, manager e istituzioni: gli over 65 diventeranno 19 milioni, potenziale di crescita senza precedenti.
La tradizionale classificazione studio, lavoro e pensione non esiste più. Cresce l’aspettativa di vita, si riducono le nascite e aumentano anche gli over sessanta seguendo una tendenza che, a lungo andare, potrebbe far collassare il sistema previdenziale. Ma la rotta può essere ancora invertita sia creando spazi di flessibilità per chi vuole continuare a lavorare, sia utilizzando anche le altre leve che possono passare dall’inserimento al lavoro dei neet, i giovani che non studiano e non lavorano. Il quadro è stato tracciato nel corso del Longevity Economy Forum 2023 promosso con Eventi 24 de Il Sole 24 Ore in collaborazione con Kpmg tenuto a Milano il 9 maggio 2023.
Un terzo degli over 60 resterà attivo
Nel corso dell’evento è emerso che gli «over-60 si rendono disponibili a continuare a fornire contributi al mondo del lavoro». Non solo, oltre un terzo degli over-60 continuerà a tenersi attivo restando o rientrando nel mondo del lavoro, oppure dedicandosi al volontariato.
Rispetto a qualche decennio fa c’è stato un forte cambiamento. Non a caso è stato sottolineato che «attualmente le aspettative di vita sono di 83 anni e sono attese a 85 anni nel 2040. Con la conseguenza che da 14 milioni si passerà a 19 milioni di over 65». «Anche per effetto della bassa natalità sta cambiando struttura nostra popolazione» perché aumentano i longevi e diminuiscono i numeri delle persone in età lavorativa. «Il fenomeno più interessante è che i longevi sono in buona salute, hanno esperienza personale e di lavoro importante e hanno voglia di rimettersi in gioco».
Fine della ripartizione: formazione, lavoro, pensione
In questo scenario puo essere importante apporto che persone over 65 possono portare alle aziende. Proprio un questo ambito servirebbero interventi normativi. Occorre una defiscalizzazione delle pensioni come avviene in altri Paesi della UE e inoltre un passaggi affinché si renda più flessibile il transito dal full time del lavoro alla pensione o per chi vuole rientrare in azienda. Ciò comporterà anche una rivisitazione del sistema previdenziale.
fonte: Sole24ore