Ma quanto incide il costo sulla pensione complementare?

L’ISC, o “Indicatore Sintetico dei Costi”, è un parametro espresso in percentuale che serve a stimare i costi complessivi di
partecipazione a una forma pensionistica complementare. Questo indicatore è stato introdotto dalla COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) per garantire trasparenza e permettere agli aderenti di confrontare facilmente i costi tra diversi fondi pensione.L’ISC tiene conto di tutte le spese e le commissioni addebitate al cliente nel corso dell’anno, escludendo i costi di interesse e le commissioni su eventuali affidamenti. Viene calcolato per differenti periodi di permanenza nel fondo (ad esempio, 2, 5, 10 e 35 anni) per mostrare come i costi incidano sulla posizione individuale maturata nel tempo.

Nel calcolo si fa riferimento a un aderente-tipo che effettua un versamento contributivo annuo di 2.500 euro e si ipotizza un tasso di rendimento annuo del 4 per cento. I costi presi in considerazione sono il costo di iscrizione, la spesa annua (in cifra fissa o in percentuale sui versamenti), le commissioni in percentuale sul patrimonio; viene considerato nel calcolo anche il costo per il trasferimento della posizione individuale, tranne per l’indicatore a 35 anni, dove vale l’ipotesi di pensionamento. Rimangono esclusi tutti i costi che presentano carattere di eccezionalità o che sono collegati a eventi o situazioni non prevedibili a priori (ad esempio, i costi legati all’esercizio di prerogative individuali o quelli derivanti dalle commissioni di incentivo eventualmente previste per la gestione finanziaria). Sul sito della COVIP viene pubblicato l’elenco dell’ISC dei fondi pensione negoziali, dei fondi pensione aperti e dei PIP e uno strumento interattivo che consente di confrontare la diversa onerosità delle forme (Comparatore dei costi delle forme pensionistiche).

Occorre infatti tenere presente che, a parità di condizioni, all’aumentare dei costi sostenuti minore sarà la prestazione pensionistica ricevuta al momento del pensionamento.

Ad esempio, un ISC del 2% invece che dell’1% può ridurre il capitale accumulato dopo 35 anni di partecipazione al piano pensionistico di circa il 18 per cento (ad esempio da 100.000 a 82.000 euro).